La costruzione di suoni per via elettronica può venire effettuata in modi molti diversi.
In modo molto schematico, si può distinguere tra:
SINTESI ADDITIVA
Questo tipo di sintesi consiste nell’addizionare semplicemente funzioni sinusoidali. In particolare, si possono costruire segnali complessi sovrapponendo armonici o parziali non armonici.
La sintesi additiva può variare anche in funzione del tempo, ossia ad esempio quando l’ampiezza varia in funzione del tempo o anche quando la composizione spettrale varia nel tempo.
SINTESI SOTTRATTIVA
Un particolare interesse riveste la sintesi sottrattiva, che parte da segnali ricchi di armonici e modula poi l’intensità di ciascuno di questi armonici secondo opportune strutture formanti.
SINTESI PER ELABORAZIONE DI SEGNALI CAMPIONATI
In questa categoria rientrano tecniche di sintesi che partono dal campionamento (sampling) di suoni. Per motivi di riduzione di memoria, si può poi operare una semplificazione dei dati attraverso una manipolazione dello spettro.
SINTESI DA MODELLI FISICI
In questo caso, si costruisce un modello matematico del processo fisico di produzione del suono (eccitatore + risuonatore).
Quanto più questo modello è accurato, tanto più esso è in grado di riprodurre anche quegli aspetti che costituiscono la differenza essenziale ma difficilmente codificabile tra un suono “reale” e un suono “virtuale” (inarmonicità, piccoli sfasamenti tra gli attacchi dei suoni parziali, ecc.).